Sono in molti a pronosticare per questo giovane vescovo di Pinerolo nuove rapide cattedre vescovili o cardinalizie. Per intanto mons. Derio Olivero nato a Cuneo nel marzo 1961, dal 2017 vescovo di Pinerolo, è stato eletto  dalla Conferenza Episcopale Italiana, presidente della Commissione episcopale per l’ecumenismo e il dialogo..

Ha svolto incarichi pastorali di viceparroco, di rettore del Seminario vescovile di Fossano, di docente di Teologia pastorale, di parroco, oltre che di responsabile di diversi uffici pastorali nella sua diocesi.

Nel 2012 è stato nominato vicario generale della diocesi dal vescovo Giuseppe Cavallotto e, nel 2015, è stato confermato nell’incarico dal suo successore Piero Delbosco.

Il 7 luglio 2017 papa Francesco lo ha nominato vescovo di Pinerolo. Ha ricevuto l’ordinazione episcopale l’8 ottobre nella cattedrale di Fossano dall’arcivescovo di Torino Cesare Nosiglia; ha preso possesso della diocesi il successivo 15 ottobre.

Durante la pandemia del 2020 è stato colpito dal virus, rimanendo per giorni in pericolo di vita. E’ stato in rianimazione per 40 giorni a causa del Covid-19: «Mentre sfioravo la fine della vita, mi sembrava che tutto evaporasse. Restavano solo la fiducia in Dio e i volti delle persone care».

Dall’esperienza ha tratto il libro Verrà la vita ed avrà i suoi occhi, scritto con Alberto Chiara, e la raccolta collettanea di riflessioni Non è una parentesi.

E’ un appassionato d’arte, di fotografia e di montagna. 

Il futuro è dietro l’ angolo. Presto quello di mons. Derio Olivero diverrà un nome di spicco nella gerarchia della chiesa italiana.

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