18 luglio 1997 – Primo colpo di piccone al vecchio Filadelfia.
Proprio nel giorno in cui il nuovo Toro ricomincia la stagione, inizia la demolizione del Filadelfia.
L’obiettivo è ambizioso: inaugurare il nuovo Filadelfia, lo stadio del Torino, il 4 maggio 1999, a cinquant’anni esatti dalla tragedia di Superga, nella quale perì il Grande Torino.
Questo il proposito espresso dall’onorevole Diego Novelli, presidente della Fondazione Campo Filadelfia, mentre la benna di un’impresa di costruzioni abbatte un piccolo tratto delle gradinate del vecchio stadio, dando così un inizio simbolico ai lavori di demolizione e ricostruzione dello storico impianto cittadino.
Molti i tifosi presenti, quasi un migliaio, tra cui alcune vecchie glorie granata come Mario Bo, 86 anni, 300 presenze in serie A con il Torino. Presente anche il sindaco Valentino Castellani, il presidente della Regione Piemonte Enzo Ghigo, mons. Franco Peradotto, provicario della Curia torinese.
La tristezza per l’abbattimento è mitigata dalle promesse di una veloce ricostruzione.
Lo scempio delle rovine del Filadelfia è stato lì davanti agli occhi di tutti, nonostante le Olimpiadi del 2006 e i festeggiamenti per i 150 anni dell’ Unità d’Italia. Dopo la ricostruzione ultimata nel 2017, è divenuto un centro sportivo non ancora completato e per ora riservato agli allenamenti della prima squadra e agli incontri interni della formazione Primavera del club granata