GUIDO CROSETTO, UN POLITICO SUI GENERIS
“Sono un politico di peso”, scherza così Guido Crosetto sui suoi due metri di statura e sulla corporatura robusta che lo fanno un “Ercole della politica”. In realtà si tratta di una celia per nascondere la sua profonda conoscenza della materia che lo fanno uno dei più preparati in quel mondo così variegato. Tant’è che nel corso delle ultime elezioni del Presidente della Repubblica è stato candidato e ha preso 114 voti, ben più di quelli previsti.
Crosetto ha iniziato la carriera politica a metà degli Anni Ottanta, ai tempi dell’ Università, nelle fila della Democrazia Cristiana per diventare consigliere del Presidente del Consiglio Giovanni Goria, il più giovane premier italiano. Poi nel Duemila aderisce a Forza Italia, diventa parlamentare, sottosegretario alla Difesa per poi nel 2012 comparire tra i fondatori di Fratelli d’ Italia.
Ma Guido Crosetto è un politico sui generis, in quanto è uno dei pochi ad aver rinunciato all’ incarico di deputato. Sebbene la Camera respinga, nel 2018, le sue dimissioni, lui le ripresenta l’ anno successivo e lascia così Montecitorio. Eppure continua ad essere particolarmente ascoltato ed è spesso ospite di trasmissioni televisive e radiofoniche.
Un pensare politico libero, al di fuori dagli schieramenti. Il suo cammino politico lo colloca, ovviamente, nell’ orbita del centrodestra, ma si è sempre dichiarato “amico fin dai tempi della DC di Enrico Letta”, attuale segretario del Pd, e osserva le mosse del governo Draghi con libertà di giudizio.
Sempre legatissimo al suo territorio, il Piemonte e soprattutto l’ Albese: è stato sindaco di Marene, presidente dell’ Aeroporto di Cuneo e tra i fondatori con Carlin Petrini dell’ Università del Gusto di Pollenzo.
Un percorso politico certamente originale, ma sempre caratterizzato da intelligenza, arguzia, simpatia. Insomma, il DNA del Piemonte.