07 gennaio 2024

ROSA FUMETTO, REGINA DELLO SPOGLIARELLO

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All’ anagrafe è Patrizia Novarini, ballerina e showgirl, ma soprattutto mito dello spogliarello. Per tutti è Rosa Fumetto. Nata a Torino e vissuta a Parigi, Roma, nel mondo, ma sempre tornata nella sua città natale.

Nel 1968 Alain Bernardin, proprietario del famoso locale Crazy Horse a Pigalle, la vuole a tutti i costi nel suo locale: Rosa è la prima italiana che si esibisce sullo storico palco parigino.

E’ l’epoca delle modelle altissime e androgine lei, piccola e rotondetta, impara ad essere bella e desiderabile nella capitale francese: si incarna nel mito della nudità femminile elevato a opera d’arte assoluta. Resta al Crazy Horse fra lustrini, paillettes e boa di struzzo, per nove anni, poi, considerata conclusa l’esperienza, torna in Italia.

Nel 1983 la RAI la ingaggia per il programma di varietà “Il cappello sulle 23” che va in onda in seconda serata. Il suo strip è rivoluzionario, raffinato e mai volgare, fa tremare  persino al compassato Pippo Baudo, Rosa ha un corpo da urlo e ostenta un accento francese che la rende ancora più sensuale.

Sono anni rivoluzionari,  Michelle Hunziker è ancora adolescente, è suo il sedere perfetto che pubblicizza gli slip Roberta, sarà il primo spot pubblicitario che mostrerà un fondo schiena in televisione.

La rivista «Playmen» nel 1980 mette in copertina lei, Rosa Fumetto, nuda, tra veli trasparenti e fiocchi rosa, tutta carne, vezzo e caschetto. Quel taglio di capelli che l’ ha resa famosa.

Ha messo in piedi scuole di strip-tease per casalinghe ma anche per uomini. Per insegnare che lo spogliarsi non deve mai essere volgare, ma sempre e solo un arte per sedurre.

Patrizia Durante



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