LIDO RIBA, UN COMUNISTA PER LE NOSTRE MONTAGNE
Questa settimana è’ morto Lido Riba, per 15 anni, dal 2005 al 2020, presidente per il Piemonte di Uncem, l’unione
dei Comuni e degli enti montani. Aveva 78 anni, lascia la moglie Luciana e i due figli, Valeria ed Emiliano. Nato a Caraglio
(Cuneo), e’ stato consigliere provinciale a Cuneo, consigliere regionale del Piemonte dal 1990 al 2005. E’ stato assessore
della Regione con deleghe all’Agricoltura e alla Montagna e per 10 anni presidente dell’Ipla (Istituto per le Piante da Legno e
l’Ambiente). Formatosi politicamente nel Pci,. ha poi aderito a Pds, Ds, Pd.
Nei giorni in cui si celebravano i 100 anni dalla nascita del Partito Comunista in Italia, è uscito il volume “Un lungo viaggio – I paesi, le valli, il partito, la gente”. 300 pagine in cui Lido Riba ripercorre il suo percorso di vita e di politico. Più di 70 anni di impegno per la gente e per le montagne piemontesi. “All’età di 8 anni distribuivo già i volantini del Partito Comunista di fronte alla scuola del mio paese, Caraglio (Cuneo)”. Quindi praticamente una intera vita da comunista.
Il lavoro presso il Provveditorato agli Studi di Cuneo, poi consigliere regionale, vicepresidente a Palazzo Lascaris per il Pci-Pds, assessore all’agricoltura e infine presidente per 15 anni dell’Uncem, Unione Nazionale Comuni e Comunità Montane. E ricoprendo questa carica che Lido Riba trova la sua collocazione più forte e vitale. La difesa delle sue montagne. “Da sempre la gente dei monti è in posizione minoritaria – racconta – abbiamo provato a farla diventare protagonista dell’agenda politica, anche portando 30mila montanari in piazza a Roma”.
Un comunista vero, molto legato a Enrico Berlinguer, ma rispettoso di tutti gli altri politici che si sono battuti per il Piemonte, la provincia di Cuneo, le montagne. “Natale Carlotto, Tomaso Zanoletti e Giacomo Oddero, solo per citare qualche democristiano, – ricorda ancora Lido – sono persone contraddistinte da un’idea alta della politica, per le quali il territorio non era solo terreno di conquista di preferenze, ma il luogo in cui collocavano le proprie passioni”.
E la passione per Lido Riba sono state la politica e le montagne.