LA FAMIGLIA BOLOGNA E I VINI BRAIDA
“Braida” era il soprannome che Giuseppe Bologna, di professione carrettiere, si era conquistato giocando a pallone elastico, per via della sua somiglianza con un campione di questo sport. Dal padre Giuseppe, Giacomo eredita, insieme al soprannome, l’amore per lo sport e per i cavalli e un ampio vigneto di Barbera sulle colline di Rocchetta Tanaro.
La storia di Braida si lega a quella di Rocchetta Tanaro, piccolo centro del Monferrato astigiano. “Il mio paese non è una sorpresa, son dieci vigne, sei case, una chiesa”: sono parole dello chansonnier Paolo Frola, anche medico condotto di Rocchetta. La canzone fu scritta con il compianto giornalista Gianni Mura, bevendo la Barbera di Rocchetta. Di quelle dieci vigne cantate da Frola, alcune sono Braida. Erano di nonno Giuseppe, poi sono passate a papà Giacomo, adesso le coltivano Giuseppe e Raffaella Bologna. L’azienda nasce dall’entusiasmo, la passione e il coraggio imprenditoriale di un rocchettese “doc”, Giacomo Bologna.
Oggi la Monella di Braida, oppure il Bricco dell’Uccellone, sono vini conosciuti in tutto il mondo dell’enologia, simbolo di eccellenza. Il 1961 è la data della prima vendemmia della Barbera del Monferrato vivace “La Monella” che Giacomo Bologna decise di imbottigliare. Nel 1969 Giacomo presentò il suo vino al Concorso nazionale dei vini Douja d’Or di Asti vincendo la Medaglia d’oro che gli consentiva di partecipare gratuitamente alle fiere di Genova, Torino e Milano. Dall’inizio del 1982 Giacomo iniziò a sperimentare la sua idea innovativa di accoppiamento Barbera – barrique: l’annata era eccezionale; quando il vino, il Bricco dell’Uccellone, uscì dalle barrique, arrivò in Italia l’enologo californiano André Tchelistcheff che lo approvò, decretandone il successo.
Oggi l’azienda è nelle mani degli eredi, Raffaella e Giuseppe. Due fratelli che portano nei geni e nei gesti il patrimonio di una eccezionale famiglia del vino italiano. Un patrimonio che con il lavoro di tutti i giorni consolidano e ampliano, condividendone i frutti migliori con la bella squadra di collaboratori, con l’imprescindibile paese natale, Rocchetta Tanaro, e con tutte le persone che amano i loro vini.