BEPPE DEL COLLE, FIRMA DELLA STAMPA CATTOLICA
Una vita nella stampa cattolica. Beppe Del Colle: vicedirettore di «Famiglia cristiana»;direttore del settimanale cattolico «il nostro tempo»; editorialista di «Avvenire». Occhio attento del bravo cronista, penna raffinata del giornalismo cristianoo, protagonista per decenni del dibattito sociale, politico ed ecclesiale.
Nasce a Torino il 31 ottobre 1931, figlio di due sarti; si forma a «Il Popolo Nuovo», quotidiano torinese di ispirazione cristiana-democristiana. Fra i suoi primi colleghi Carlo Casalegno che sarà poi vicedirettore de «La Stampa» e inflessibile difensore della democrazia e per questo assassinato dalle Brigate Rosse nel 1977; Carlo Donat-Cattin, futuro ministro e uomo di punta della Democrazia cristiana. Del Colle comincia dallo sport, pugilato e calcio. Quando Amintore Fanfani, segretario Dc, chiude «Il Popolo Nuovo», Del Colle passa alla «Gazzetta del Popolo», poi «Stampa Sera» e «La Stampa».
Nel 1970 don Giuseppe Zilli, grande direttore di «Famiglia cristiana» lo chiama come caporedattore: rimane fino alla pensione come vicedirettore, e continua come editorialista. «Famiglia cristiana», poi diretto da don Leonardo Zega, è il periodico più diffuso d’Italia, per molti anni, con un milione e mezzo di copie.
Al cuore della formazione di Del Colle c’è anche «il nostro tempo», settimanale cattolico di cultura fondato a Torino nel 1946 da don Carlo Chiavazza e da un gruppo di laici intraprendenti.
Fra il 1982 e il 2002 collabora ad «Avvenire» come editorialista anche di politica estera. Uno dei suoi lavori più importanti è «Olga e Gorbaciov. 100 anni di Cristianesimo in Russia» frutto dei suoi viaggi e delle sue inchieste sul crepuscolo dell’Unione Sovietica e sui grandi nodi della storia europea
È morto pochi giorni fa a Torino.
Pier Giuseppe Accornero