MARCO EUGENIO TERZOLO FRA MOVIDA E RISTORANTI
Per chi ha vissuto e frequentato un po’ le notti torinesi sia il nome sia l’ immagine sono famose. Marco Eugenio Terzolo è infatti personaggio storico della vita notturna nel capoluogo subalpina, prima ancora che si chiamasse movida.
Marco nasce a Vanchiglietta a metà degli Anni Sessanta e si laurea in Scienze Politiche a Palazzo Nuovo.
Si distingue prima come cantante, poi come dj, ed in seguito come “localaro” (terribile locuzione per indicare chi vive girando per locali) dividendosi fra il Piemonte e la ridente Costa Smeralda. La Drogheria, il Barcode, Diamond, Doctor Sax sono la sua seconda casa a Torino, mentre in Sardegna vive praticamente nel leggendario Blues Cafè, dove verso la fine degli anni ’90 inizia l’attività di ristoratore con Hivaoa, un ristorante di terra e di mare, tuttora al top nella cucina e nella tradizione sarda.
Rientrato stabilmente in Piemonte dopo 20 anni da isolano, si distingue per l’ apertura dei bellissimi Qor (ora Bricks) e Brace Pura (ad oggi, uno dei migliori ristoranti di carne della nostra città).Ma sarebbe troppo facile fermarsi.
Nel dicembre 2019 rileva al cuore della bella Torino, la Piola del Forno ribattezzandola Rifugio Costamagna e oggi Rifugio Piemonte, nella romantica via Mercanti quasi all’incrocio con via Pietro Micca e via Bertola, un rifugio di fiabe e racconti culinari sulle rotte della Cittadella, crocevia di mezzi pubblici, arti varie, arie etniche e piemontesismi storici, con la ferrea volontà di proporre il territorio e le sue tradizioni arcaiche bandendo le rivisitazioni tanto di moda nella cucina contemporanea. Insomma un locale dove mangi rigorosamente e soltanto piemontese, al massimo qualche scappatella valdostana.
“Studia che non ti passa” è il motto di Marco “perché non smetti di studiare mai, perché ogni 10 chilometri il Piemonte offre qualcosa di originale: un alimento, una ricetta, una leggenda”. Quindi le carni delicate, la selvaggina, le salse, la pasta fresca e ripiena, i salumi, i formaggi, i vini, i liquori, i dessert, il cioccolato d’autore, tutto rigorosamente doc Piemonte.
“Avessi una figlia forse la chiamerei Cristina, come Cristina dei Cri-Cri. Se scrivessi una canzone vorrei citare Sangon blues, l’ultimo baluardo della nostra poetica popolana, stravagante e guerriera”.
Cit. Marco Eugenio Terzolo