Omicidio “gratta e vinci” a Torino: imputato confessa delitto
C’è stato un colpo di scena stamani in Corte di Assise a Torino al processo per l’omicidio di Osvaldo Squillace, l’uomo ucciso l’11 aprile del 2009 a colpi di pistola in una strada del quartiere Mirafiori: l’imputato, Renzo Brezil, 68 anni, ha chiesto di farsi interrogare e per la prima volta ha confessato il delitto. Il caso è conosciuto come “l’omicidio del gratta e vinci” perché la vittima qualche tempo prima aveva vinto 500 mila euro alla lotteria istantanea e aveva cominciato a fare prestiti ai conoscenti.
Lo scorso 12 gennaio Brezil era evaso dalla casa di cura di San Maurizio Canavese (Torino) in cui era rinchiuso ma dopo mezza giornata si era consegnato al suo difensore, Wilmer Perga. Secondo la Procura, il movente dell’omicidio – di cui è imputata anche un’amica di Brezil, Luciana Chiricò – è da collegare a una questione di debiti. Durante l’interrogatorio Brezil, che si trova su una sedia a rotelle per le sue difficoltà a camminare, si è lasciato andare a intemperanze e si è calmato solo dopo gli inviti rivoltogli sia dai giudici, sia dal suo avvocato.