UBI PASSA A INTESA, OPAS FA IL PIENO DI ADESIONI
Ubi Banca entra a far parte nella galassia di Intesa Sanpaolo al termine dell’offerta pubblica di acquisto e scambio che si è chiusa con il pieno di adesioni, incassando il 90,21% del capitale di Ubi, battendo tutte le previsioni fatte nei giorni scorsi. Soddisfatto il ceo di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, che parla della conclusione di “un’operazione che ci vede tutti vincitori”, che darà “vita a una nuova realtà”. L’operazione taglia il traguardo dopo cinque mesi di lavoro e di duro confronto tra i soggetti coinvolti. Da una parte Intesa, che ha sempre ribadito la necessità di creare un grande gruppo europeo da 5 miliardi di euro di utile, e dall’altra Ubi che si è opposta in tutti i modi, sostenendo di voler restare indipendente guardando ad un futuro terzo polo. La svolta è arrivata quando, nelle settimane scorse, Intesa Sanpaolo ha deciso di rilanciare. Inizialmente l’offerta pubblica di scambio prevedeva 17 azioni di Intesa Sanpaolo di nuova emissione in cambio di 10 di Ubi Banca. La settimana prossima Intesa invierà una lettera al cda di Ubi con la quale si chiederà di convocare l’assemblea dei soci per la nomina di un consiglio d’amministrazione espressione del nuovo socio di maggioranza. A fine anno, poi, sarà effettuata la cessione delle oltre 500 filiali a Bper e delle attività assicurative a Unipol, così come previsto negli accordi già sottoscritti nei mesi scorsi. Ad aprile del 2021, in occasione dell’assemblea per l’approvazione del bilancio, Ubi darà il via libera anche al progetto di fusione in Intesa Sanpaolo. Le nozze tra le due banche, secondo le previsioni, porterà a numeri molto significativi. L’ammontare degli impieghi sarà di circa 460 miliardi di euro; il risparmio che gli italiani affideranno alla nuova banca supererà il valore di 1,1 trilioni di euro, i ricavi saranno pari a 21 miliardi di euro. Dalla scalata a Ubi Banca esce vincitore Carlo Messina, il banchiere che da sette anni guida Intesa Sanpaolo.