CONSOLATA PRALORMO E I SUOI TULIPANI
Non l’ ha fermata nemmeno l’ emergenza Covid. Non avendo potuto allestire in primavera l’ annuale rassegna Messer Tulipano, Consolata Pralormo ci ha pensato con altre iniziative per far coonscere l’ eccezionale fioritura dei suoi meravigliosi tulipani e le bellezze del suo castello.
Perchè questi straordinari fiori sono diventati la ragione della vita di questa donna che ogni primavera – da più di vent’ anni – nel giardino del suo castello di Pralormo, a cavallo fra le province di Torino e di Cuneo, allestisce un’ esposizione che richiama visitatori, curiosi e turisti da tutto il mondo, compresa l’ Olanda, la patria dei tulipani. Oltre 100.000 fiori (ci sono anche narcisi) ogni anno danno il benvenuto alla primavera nello splendido parco progettato nel XIX secolo da Xavier Kurten, architetto di corte e autore dei più importanti giardini delle residenze sabaude.
La rassegna si svolge a cavallo fra i mesi di aprile e maggio, ma Consolata Pralormo ci dedica tutto l’ anno, andando a scegliere in Olanda i pregiati bulbi, coltivandoli con amore e presentando, infine, tante bellissime e curiose varietà di fiori come la collezione di tulipani neri e un percorso nel sottobosco dedicato ai tulipani pappagallo, ai viridiflora, ai tulipani fior di giglio ed ai frills dalle punte sfrangiate. Dai primi anni ’90, a questa attività floreale si affianca la riscoperta e il rilancio di un’antica arte decorativa piemontese, il ricamo Bandera, ricamo d’arredamento di origini seicentesche. Anche questa iniziativa incontra un forte successo, che si concretizza nella apertura a Torino della Scuola Italiana di Ricamo Bandera e del relativo laboratorio di restauro. Ora questo ricamo è conosciuto ed apprezzato in tutta Italia grazie a scuole, laboratori e associazioni avviati da allieve della Scuola di Torino
E poi c’ è il Castello di Pralormo dove Consolata vive con il marito conte Filippo di Beraudo, già alto dirigente Fiat e ambasciatore dei Giochi Olimpici di Torino 2006. Il maniero è oggetto di visite in quanto rappresenta e mostra la vita di una piccola corte nei secoli passati, mentre all’ ultimo piano c’è un plastico con decine e decine di trenini elettrici che viaggiano fra lo stupore dei visitatori, non soltanto bambini.
Insomma, i coniugi Pralormo hanno fatto della loro casa e delle loro passioni oggetto di richiamo turistico e culturale che è vanto del Piemonte.