Islam: nuova moschea a Torino, è scontro Lega-comunità
È scontro a Torino sul progetto per la costruzione della nuova moschea, recentemente autorizzata dall’amministrazione guidata da Sergio Chiamparino. A due giorni dall’attentato di Alessandria d’Egitto, la Lega attacca il progetto additando il pericolo dell’integralismo e il sindaco, Chiamparino (Pd), risponde accusando il Carroccio di dire “stupidaggini”. Il responsabile del progetto Abdelaziz Khounati, dell’Unione Musulmani in Italia, condanna la strage egiziana ma accusa la Lega di voler tenere gli esponenti della comunità islamica “nelle cantine e nei garage”. E l’assessore all’Immigrazione del Comune di Torino, Ilda Curti, difende il progetto sottolineando come proprio la costruzione del primo luogo di culto islamico ufficiale (dopo i sette-otto ufficiosi già esistenti) costituisca “un passo in avanti” nella direzione del dialogo”. A sostegno del progetto è scesa in campo anche la Caritas torinese che ha organizzato per mercoledì prossimo, 5 gennaio, una preghiera interreligiosa con esponenti cattolici, musulmani ed ebrei: sarà celebrata nel pomeriggio in una piazza nei pressi del luogo in cui è prevista la realizzazione della moschea.
L’oggetto della contesa è un progetto da due milioni e mezzo di euro, finanziato interamente dal governo del Marocco. Con un milione e mezzo è stata acquistata una fabbrica dismessa, che con la somma rimanente sarà trasformata in moschea. Per non offendere le sensibilità dei non musulmani, è stato concordato che non avrà minareto e che esternamente apparirà con una facciata sobria. All’interno uno spazio in grado di accogliere fino a 700 fedeli, sui 35 mila musulmani residenti a Torino.