MARIA ORSOLA BUSSONE, VENERABILE A 16 ANNI
Quando, cinquant’anni fa, domenica 12 luglio 1970, Vallo Torinese accoglie la salma di Maria Orsola Bussone, morta accidentalmente, 2 giorni prima, per una scarica dell’asciugacapelli in campeggio a Ca’ Savio (Venezia) con i giovani della sua parrocchia, il cronista nota che «il paese sembrava trasformato in un santuario» e mons. Livio Maritano, vescovo ausiliare di Torino, che la conosceva bene, sale a Vallo per ringraziarla «di tutto il bene che aveva fatto a molte parrocchie e comunità della diocesi>>.
Maria Orsola Bussone nasce a Vallo Torinese il 2 ottobre 1954, da una famiglia normale: il papà ha un’officina di riparazione auto e la madre è sarta. Frequenta la scuola materna di Monasterolo, tenuta dalle suore del Cottolengo. A Maria Orsola – venerabile da 2015 – è intitolata un reparto con una trentina di disabili. Era affezionata alla «Piccola Casa»: trascorreva il pomeriggio di alcune domeniche in momenti ricreativi per gli ospiti.
A 7 anni la prima Comunione; a 11 la Cresima durante le medie all’«Istituto Albert» di Lanzo Torinese, tenuto dalle Suore Albertine. Fin dalla infanzia partecipa alle attività della parrocchia. Conosce la spiritualità del Movimento dei Focolari e, con un gruppo di Vallo guidato dal parroco don Vincenzo Chiarle, partecipa a un incontro a Rocca di Papa (Roma): «Ho capito che la chiave della gioia è la croce e mi sono decisa di fare veramente la scelta di Dio: essere pronta ad amarlo sempre, specialmente nella sofferenza. Voglio amare, amare, amare sempre, per prima, senza aspettarmi nulla; voglio lasciarmi adoperare da Dio come vuole lui, e voglio far la mia parte perché quella è l’unica cosa che vale nella vita e perché tutti i giovani conoscano che cos’è la vera felicità e amino Dio».
Nel 1968, in piena contestazione giovanile, annota sul diario: «Come sono contenta! Che bella la vita! W la vita! Dai Maria, vai avanti. Se arrivano le difficoltà, bene! Grazie Gesù, amale e buttati. Sì, Dio è amore! Cercherò di vestirmi e di essere bella per Dio. Questa sì che è vita! W la vita!».
La 16enne che ama suonare la chitarra e cantare, muore accidentalmente il 10 luglio 1970 per una scarica elettrica in campeggio a Ca’ Savio (Venezia). Il 3 settembre 1988 sera Giovanni Paolo II, durante la visita nel centenario della morte di don Giovanni Bosco, ne parla ai giovani nello stadio di Torino: «Voi citate Maria Orsola, che confidava al suo parroco: “Sarei disposta a dare la vita perché i giovani capiscano quanto è bello amare Dio”. E Dio a 16 anni la prese in parola>>.
Il 26 maggio 1996 il cardinale arcivescovo di Torino Giovanni Saldarini apre la fase diocesana del processo di beatificazione. Il 18 marzo 2015 Papa Francesco autorizza il decreto sull’eroicità delle virtù e Maria Orsola diventa «venerabile».
Pier Giuseppe Accornero