Spari Palazzo Chigi: fratello, chiediamo scusa
“Siamo tutti distrutti, non sappiamo darci pace. Chiediamo scusa ai Carabinieri feriti, alle loro famiglie, alla donna colpita, a tutti i cittadini italiani. Nessuno di noi poteva supporre che cosa sarebbe successo”. Arcangelo Preiti, il fratello di Luigi, l’uomo che stamattina di fronte a Palazzo Chigi ha sparato ferendo gravemente due poliziotti, proprio nei minuti in cui il governo Letta giurava al Quirinale.
Il fratello – che abita a Predosa (Alessandria) dove per anni ha vissuto anche l’attentatore – parla così, incontrando i giornalisti, dopo essere stato sentito, come testimone, dagli investigatori. “Voglio ribadire – dice – che Luigi non è un terrorista, né un pazzo. Al contrario, è un ragazzo in gamba, sempre lucido”.
“Mio figlio cresce nel rispetto del padre”. Lo afferma Ivana Dan, ex moglie di Luigi Preiti nel corso di un breve colloquio con i giornalisti attraverso la porta di casa, al secondo piano di una casa popolare nel centro di Predosa.
La donna, che è stata ascoltata a lungo dai Carabinieri, è rientrata a casa con l’attuale compagno e con il figlio di 11 anni. Si è cambiata e poi è di nuovo uscita. “Porto mio figlio a mangiare la pizza con un amico, glielo avevo promesso”, si limita a dire salendo a bordo della sua Panda arancione con il bimbo che, cappuccio della felpa in testa, saluta da lontano le telecamere.