23 agosto 1945 – Nasce a Torino Rita Pavone
Rita nasce e vive i suoi primi anni in Via Malta, 43, nel Borgo San Paolo di Torino. La famiglia era composta dal padre Giovanni Pavone, un operaio della Fiat Mirafiori di origini siciliane, la mamma Maria, casalinga di origini ferraresi, e i fratellini Piero, Carlo e Cicco.
Rita si iscrive alla prima liceo del Santorre di Santarosa ma, nell’inverno 1959-60, la famiglia si trasferisce alle case operai FIAT di Via Chiala, 19, alle “Basse” di Mirafiori Sud, in un appartamento di tre stanze, bagno e cucina. Nello stesso periodo, appoggiata e incoraggiata dal padre Giovanni, debutta al Teatro Alfieri di Torino in uno spettacolo per ragazzini.
La vita torinese è molto intensa: la giovane Rita deve aiutare economicamente la famiglia con lavori saltuari presso una camiceria e, allo scopo di ottenere un diploma, si iscrive anche ai corsi festivi dell’Istituto Tecnico Commerciale; i disumani orari di lavoro però, non le consentiranno di proseguire gli studi. Il talento artistico invece, la renderà celebre fino al punto di partecipare alla prima edizione del Festival degli sconosciuti di Ariccia (Roma) nel 1962. Il patron della manifestazione del Festival è il cantante Teddy Reno, che diviene immediatamente il suo pigmalione. Sei anni dopo, i due si sposeranno in Svizzera, dopo una serie di polemiche a causa della notevole differenza d’età tra i due, e soprattutto per il fatto che all’epoca Teddy Reno fosse già sposato civilmente.
Dal 1963 Rita raggiunge un’incredibile popolarità nazionale e internazionale. Escono, uno dietro l’altro, alcuni singoli di enorme successo: La partita di pallone e Sul cucuzzolo (scritte da Edoardo Vianello); Alla mia età, Come te non c’ è nessuno, Il ballo del mattone, Cuore, Datemi un martello. Nel 1964, è protagonista dello sceneggiato televisivo Il giornalino di Gian Burrasca con la famosa sigla Viva la pappa col pomodoro. . Nel 1965 vince il Cantagiro con Lui. Seguono numerose altre hit a 45 giri: Solo tu, Stasera con te, Qui ritornerà, Il geghegé, La zanzara, Gira gira, Questo nostro amore.
In questi anni, è protagonista anche di alcune pellicole cinematografiche appartenente al filone successivamente chiamato dei musicarelli.
Ancora oggi è ospite di programmi televisivi, continua con tour in tutta Europa e il suo nome è simbolo dell’ Italia canora.