12 luglio 1974 – Nasce a Torino Gabriel Garko
Questo perlomeno è quello che afferma il suo sito ufficiale, ma altre fonti danno notizie diverse. Dario Oliviero, figlio di padre veneto e madre calabrese, potrebbe essere nato a Settimo Torinese nel 1972, una cosa è però certa, anno più o anno meno, è considerato uno dei sex symbol italiani. Fisico curato nel dettaglio, volto squadrato, occhi di ghiaccio e labbra carnose, fanno di lui uno degli uomini più ammirati d’Italia.
La sua carriera inizia proprio a Settimo Torinese, paese dove ha vissuto l’infanzia e l’adolescenza: nel 1990 vince il titolo di Mr. Settimo Torinese. E’ il trampolino di lancio che lo porterà a vincere l’anno successivo il titolo di Mister Italia. La scelta del nome d’arte pare sia un omaggio al cognome della madre: Gracchio.
Esordisce sul grande schermo con un cortometraggio diretto da Roberto Rocco dal titolo Troppo caldo e l’anno successivo lo stesso regista lo dirige in Una donna in fuga, ma la fama di Gabriel è destinata a crescere con l’interpretazione di ruoli più o meno intensi nelle serie televisive: La signora della città, La villa dei misteri, Angelo nero, sono i primi titoli in cui il bel Garko appare. Nel 1998 ritorna al grande schermo diretto da Neri Parenti in Paparazzi, dove interpreta se stesso.
Alla fine degli anni ‘90 è il l’interprete preferito delle fiction tv, ma quella che gli fa incontrare il favore del grande pubblico, è senza dubbio la fortunatissima Il bello delle donne. Tre stagioni in cui Gabriel ha la possibilità di conquistare il cuore delle donne italiane, oltre al Telegatto nel 2001.
Ferzan Ozpetek lo vuole sul set de Le fate ignoranti al fianco di Margherita Buy e Stefano Accorsi, ne scaturirà una delle interpretazioni più intense e talentuose dell’intera carriera dell’attore. Seguono ancora due film Senso ‘45, di Tinto Brass, in cui interpreta un ufficiale nazista sedotto da una disinvolta Anna Galiena e Callas forever del maestro Franco Zeffirelli, al fianco di Fanny Ardant e Jeremy Irons.
Continua intanto il suo cammino artistico nel piccolo schermo ne I colori della vita e L’onore e il rispetto, serie che lo consacra definitivamente. A questa serie tv seguiranno Io ti assolvo e Il sangue e la rosa. Nello stesso periodo ritorna al cinema sul set di Una moglie bellissima, diretto da Leonardo Pieraccioni. La carriera continua con il sequel de L’onore e il rispetto, Il peccato e la vergogna, Caldo criminale, Viso d’angelo, Sangue caldo, con queste interpretazioni ottiene per tre anni consecutivi la consacrazione come miglior attore protagonista del Roma Fiction Festival.
A differenza dei ruoli da bel tenebroso senza cuore che spesso si ritrova ad interpretare, Gabriel Garko è rimasto un uomo semplice, vive in provincia di Rimini in mezzo alla natura della campagna romagnola, ama i cavalli tanto da aver allestito un maneggio. Quando torna a Settimo Torinese, non manca mai di incontrare quelli che sono stati e sono i suoi amici d’infanzia e di una vita.