5 LUGLIO 1997 – Processo per il colpo miliardario alle Poste
Sono stati rinviati a giudizio i presunti autori del colpo miliardario alle Poste di Torino del 26 giugno 1996 e del duplice delitto che ne seguì. Domenico Cante, l’impiegato di Bussoleno, in carcere alle Vallette, e Ivan Cella, barista di Susa, latitante, saranno processati il 13 gennaio prossimo per omicidio premeditato. Secondo l’accusa, dopo il furto, uccisero i complici Giuliano Guerzoni e Enrico Ughini (i cui cadaveri furono ritrovati in Val Susa il 13 luglio scorso) per non spartirsi il bottino di due miliardi in contanti e altri tre in assegni. Per loro c’è anche l’imputazione di peculato per i valori sottratti alle Poste. Il processo riguarderà anche Giorgio Arimburgo e Pasquale Leccese, della provincia di Alessandria, accusati di peculato ma estranei all’omicidio; alla sbarra anche Cristina Quaglia, fidanzata di Ivan Cella con lui fuggita, catturata in Albania nel dicembre ’96 ma poi evasa durante la guerra civile e tuttora latitante: deve rispondere di favoreggiamento. L’ex fidanzata di Guerzoni, Cinzia Bononi, è imputata di ricettazione per aver ricevuto dieci milioni del bottino. I miliardi però sono spariti nel nulla.