4 luglio 1928 – Nasce a Barengo Giampiero Boniperti
Giampiero Boniperti è un dirigente sportivo, politico ed ex calciatore italiano, di ruolo attaccante, presidente onorario della Juventus.
Il suo nome è indissolubilmente legato alla squadra bianconera, cui è rimasto fedele per tutta la sua carriera agonistica prima – detenendone per molto tempo vari primati di presenze e reti – che per quella dirigenziale poi – coincisa con alcuni dei massimi successi sportivi della formazione torinese; la sua carriera, sia sul campo che dietro la scrivania, ne ha fatto una della personalità più importanti nell’intera storia del movimento calcistico italiano. Come giocatore ha fatto parte – assieme a John Charles e Omar Sívori – del cosiddetto Trio Magico, uno dei più prolifici reparti d’attacco ammirati nella massima serie italiana. Nel 2004 è stato inserito nella FIFA 100, la lista dei 125 migliori calciatori della storia, stilata in occasione del centenario della FIFA.
Boniperti conquistò con la Juventus il tricolore nel 1949-1950, continuando a segnare con una media impressionante: raggiunse infatti il traguardo delle 100 reti in Serie A prima di compiere 24 anni. Boniperti è riconosciuto dalla Juventus come uno dei calciatori più rappresentativi della sua storia: fino al 30 ottobre 2010 ha detenuto il record di gol in Serie A con la maglia bianconera con 178 reti (superato solo da Alessandro Del Piero),
Nonostante la fedele militanza nella Juventus, in un’unica partita Boniperti vestì la casacca granata degli storici rivali cittadini, il Torino: ciò avvenne il 26 maggio del 1949 quanto, per rendere omaggio alla squadra del Grande Torino perita poche settimane prima nella tragedia di Superga, venne organizzata un’amichevole a scopo benefico volta ad aiutare i parenti delle vittime; nell’occasione, una selezione dei migliori giocatori della Serie A dell’epoca – riuniti sotto il nome di Torino “Simbolo” – scese in campo contro gli argentini del River Plate, in una sfida chiusasi sul 2-2
Giocò per la prima volta in Nazionale A il 9 novembre 1947, chiamato a sostituire il centrattacco granata Guglielmo Gabetto nella sconfitta per 5-1 contro l’Austria. Ritrovò l’azzurro dopo due anni, il 22 maggio 1949, poche settimane dopo la tragedia di Superga. Con la maglia azzurra non raccolse mai grandi successi.
Poco dopo il suo ritiro dall’attività agonistica, Boniperti fu chiamato subito dalla famiglia Agnelli a ricoprire un ruolo dirigenziale all’interno della società. Successivamente venne nominato presidente, carica mantenuta dal 1971 fino al 1990. La sua presidenza segnerà uno dei cicli più vincenti della storia bianconera: complessivamente, quella Juventus vinse nove scudetti, due Coppe Italia, una Coppa Intercontinentale, una Coppa dei Campioni, una Coppa delle Coppe, una Supercoppa UEFA ed una Coppa UEFA.
Nell’estate del 2006, dopo il coinvolgimento della Juventus nello scandalo Calciopoli, Boniperti è stato richiamato dalla famiglia Agnelli per seguire la ricostruzione della nuova società; da allora ricopre la carica di presidente onorario del club, assieme a Franzo Grande Stevens.
Fra il 1994 e il 1999 ha anche ricoperto il ruolo di eurodeputato al Parlamento europeo.
E’ morto il 18 giugno 2021 nella sua casa sulla collina torinese.