22 giugno 1949 – Nasce a Bra Carlin Petrini, fondatore di Slow Food
Carlo Petrini nasce da una famiglia dove la madre è un’ortolana cattolica ed il padre un ferroviere comunista. La sua nascita avviene in casa da una levatrice che era chiamata Madama Gola. In estate frequentava le colonie estive presso Laigueglia in Liguria, terra che lo ospiterà anche più tardi, nel periodo della leva militare, alla quale adempirà alla Caserma Turinetto di Albenga. Carlo Petrini conduce i propri studi in sociologia presso l’Università degli studi di Trento e partecipa attivamente all’attività politica, venendo eletto consigliere comunale per la lista del Partito di Unità Proletaria a Bra.
Si occupa di enogastronomia dal 1977 sui principali periodici e giornali italiani e partecipa attivamente alla nascita del Gambero Rosso, inizialmente inserto mensile del Manifesto. In questo periodo, tramite l’Arci, collabora con il Club Tenco ed è lo scopritore, nel 1980, delle Gemelle Nete, cantanti folk delle Langhe.
Fonda la “Libera e Benemerita Associazione degli Amici del Barolo”, che diventerà nel luglio 1986 Arcigola, mantenendo forti legami col Gambero Rosso e con la rivista La Gola. È ideatore di importanti manifestazioni ormai di rilievo internazionale come Cheese, il Salone del Gusto di Torino e la recente manifestazione Terra Madre, giunta nel 2010 alla quarta edizione, che si svolge a Torino in contemporanea al Salone del Gusto.
Il 9 dicembre 1989 a Bra viene fondato il Movimento Internazionale Slow Food. Ha curato l’edizione della Guida ai Vini del Mondo ed è stato curatore della Guida ai Vini d’Italia, tra le più prestigiose in materia. Come giornalista ha collaborato tra le altre testate con l’Unità e La Stampa; dal 2007 è una firma di Repubblica.
È in prima linea in una battaglia contro gli OGM, trovandosi spesso in disaccordo con esponenti del mondo scientifico, favorevoli alla produzione degli Organismi geneticamente modificati.
Il 23 maggio 2007 viene nominato tra i 45 membri del Comitato promotore nazionale per il Partito Democratico.Nell 2008 il quotidiano inglese Guardian lo posiziona tra le 50 persone che potrebbero salvare il pianeta. Carlo Petrini è in Italia uno dei convinti sostenitori di una agricoltura maggiormente “compatibile”, individuando in essa anche una modalità di maggiori rese e combatte quindi lo strapotere dell’industria agro-alimentare. In contrapposizione a questo assunto vi sono coloro, come il premio Nobel Norman Borlaug, il padre della rivoluzione verde, o l’agronomo Antonio Saltini, che prevedono invece un futuro in cui si assisterà ad un nuovo drammatizzarsi del problema delle carenza di derrate alimentari a causa dell’esaurirsi delle potenzialità delle scoperte e dei mezzi tecnici che hanno consentito in cinque decenni di triplicare le produzioni cerealicole del globo.