Ferito Musy: perizia, 4 colpi sparati per uccidere
Ha sparato per uccidere l’uomo che la mattina del 21 marzo, a Torino, ha teso un agguato al consigliere comunale Alberto Musy nel cortile della sua abitazione in via Barbaroux: uno dei proiettili è stato addirittura indirizzato alla testa. Lo ha accertato l’esame medico legale Roberto Testi sulle ferite riportate dal consigliere.
Gli specialisti della polizia scientifica e della Procura hanno ricostruito la dinamica dell’attentato confermando un’ipotesi formulata già a poche ore dal fatto: Musy ha tentato di disarmare l’aggressore, e questi gli ha sparato un primo colpo di pistola a bruciapelo. L’analisi ha inoltre dimostrato che la grave lesione alla testa è stata provocata da un proiettile (e non da una caduta) che ha strisciato contro il cranio senza fratturarlo.