10 giugno 1961 – Esordio in serie A per Sandro Mazzola
Alessandro Mazzola detto Sandro è nato a Torino l’ 8 novembre 1942. Noto per lo scatto bruciante e l’agilità nel dribbling, è figlio di Valentino Mazzola, giocatore del Grande Torino scomparso nella tragedia di Superga e fratello di Ferruccio, anch’egli calciatore, deceduto recentemente. È considerato uno dei più grandi calciatori italiani di tutti i tempi.
Scoperto da Giuseppe Meazza nel settore giovanile, Sandro Mazzola giocò inizialmente come centravanti e quindi come mezzala offensiva nell’Inter allenata da Helenio Herrera, e qui trascorse l’intera carriera. Il suo esordio nella Serie A avvenne in una circostanza curiosa, il 10 giugno 1961 contro la Juventus: in questa occasione il presidente Angelo Moratti fece mettere in campo per protesta la squadra Primavera, che perse 9-1, con gol proprio di Mazzola su calcio di rigore.
Con i neroazzurri vinse quattro scudetti (1962-63, 1964-65, 1965-66 e 1970-71), due Coppe dei Campioni (1963-64 e 1964-65) e due Coppe Intercontinentali (1964 e 1965). Capocannoniere del Campionato 1964-65, giocò in Serie A 417 gare segnando 116 gol. In totale vestì la maglia dell’Inter in 564 incontri segnando 160 reti. Tra i suoi gol più importanti vanno citati la doppietta nella gara di andata della Coppa Intercontinentale 1965, la doppietta nella finale di Coppa Campioni 1963-64 vinta contro il Real Madrid e la rete contro la Juventus nell’incontro del 28 aprile 1963, che lanciò l’Inter verso lo scudetto (il primo dell’era Moratti).
Nel 1967 la FIFA lo onorò della convocazione nella selezione del Resto del Mondo nella partita giocata contro la Spagna per festeggiare i 65 anni di Ricardo Zamora. Il Resto del Mondo, in cui figuravano anche Gianni Rivera e Mario Corso, vinse per 3-0 e Mazzola segnò una rete.
Nel 1971 arrivò al secondo posto nella classifica del Pallone d’oro, dietro l’olandese Johan Cruijff. Giocò con la maglia nerazzurra per l’ultima volta un tempo di un’amichevole a Pechino contro la nazionale cinese, il 12 giugno 1978. Vanta in totale 70 presenze in nazionale e 22 gol dove divenne famoso anche per la staffetta con Rivera.
Dal 2000 al 2003 ha lavorato come dirigente del Torino.