4 giugno 1940 – Nasce a Torino Adelaide Aglietta
Nata a Cavoretto, inizia a militare nel Partito Radicale nel 1974, è una delle figure più attive nella battaglia per la legalizzazione del divorzio, dopo l’approvazione di questa legge, fonda il Centro d’informazione sulla sterilizzazione e sull’aborto di Torino. E’ una vera passionaria che impiega tutte le sue forze per portare avanti battaglie di civiltà, con un unico obiettivo: la libertà di scelta personale.
Il 4 novembre 1976 Adelaide Aglietta, nel corso del 17° congresso Radicale, è eletta segretario. E la prima donna in Italia a raggiungere il vertice di un partito. Ma la nuova posizione non ferma le sue battaglie, nello stesso anno promuove e porta a termine una raccolta firme per gli “otto referendum contro il regime” di cui due, riguardanti il finanziamento pubblico dei partiti e la legge Reale bis, saranno votati l’anno successivo. Sempre nell’anno dell’elezione a segretario, si impegnerà in un durissimo sciopero della fame che durerà 73 giorni per chiedere il rispetto della riforma carceraria e contro l’insediamento delle carceri speciali.
Nel 1978 inizia il primo processo ai capi storici delle Brigate Rosse. Adelaide Aglietta viene sorteggiata come giudice popolare dopo il rifiuto di un centinaio di cittadini. Accetta, nonostante le minacce di morte ricevute, e permette così la formazione della giuria e lo svolgimento del processo. La sua esperienza diventerà un libro. L’anno successivo è eletta al Parlamento italiano e riveste il ruolo di presidente del gruppo Radicale alla Camera dei Deputati. Viene rieletta nel 1983 e resta in carica fino al 1985, quando si dimetterà per consentire una rotazione.
E’ rieletta ancora nel 1987. In questi anni si intensifica il suo impegno per risolvere il problema carcerario, sempre al fianco dei detenuti, in particolare quelli politici, tramite scioperi della fame e lotte non violente, dà un contributo notevole al superamento del regime delle carceri speciali. E’ al fianco di Enzo Tortora nella sua battaglia di giustizia, lo affiancherà e sosterrà fino alla vittoria definitiva in Cassazione. Il suo impegno, coerente e profondo, metteranno in luce le gravissime deviazioni del sistema giudiziario italiano. Adelaide Aglietta diventerà il simbolo della lotta per una Giustizia giusta.
Nel 1988 è eletta nel Consiglio comunale di Trieste in una lista unitaria di Verdi, Radicali e ambientalisti, è tra i fondatori dei Verdi arcobaleno. Con questo partito diventerà Parlamentare europeo dove ricoprirà diversi ruoli di primo piano sempre nell’ambito dei diritti umanitari.
Dopo una lunga malattia, muore a Roma il 20 maggio del 2000, le spoglie riposano al Cimitero monumentale di Torino. Il 13 luglio del 2013 il Comune di Torino, per ricordare il suo impegno nei confronti della giustizia le ha intitolato una via davanti al carcere “Lorusso e Cotugno”.