24 maggio 1732 – Via all’ appalto per la Cittadella di Alessandria
La Cittadella di Alessandria costituisce uno dei più grandiosi monumenti europei nell’àmbito della fortificazione permanente del XVIII secolo, uno dei pochi ancora esistenti in Europa. È l’unica fortezza europea ancora oggi inserita nel suo contesto ambientale originario: non esiste uno schermo di case che chiude la visuale dei bastioni, o una strada ad alta percorrenza a circondare i fossati. È un perfetto esempio di fortificazione alla moderna, si compone di sei fronti bastionati forniti di cavalieri, collegati da spesse cortine rettilinee e percorsi da gallerie e casematte. Tra le meglio conservate d’Italia, sorge sulla sponda sinistra del fiume Tanaro, nel comune di Alessandria.
Sui bastioni della cittadella venne innalzato il 10 marzo 1821, per la prima volta nella storia d’Italia, il vessillo tricolore da parte del congiurato colonnello Ansaldi. Dal 2006 la cittadella (già monumento nazionale) è stata inserita nella “Tentative List” per la candidatura alla Lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO.
Innalzata su progetto di Ignazio Bertola è a pianta stellare. L’architetto Bertola mise a frutto l’esperienza vissuta per l’assedio di Torino del 1706, durante il quale si rese conto dei difetti e delle lacune dell’impianto difensivo torinese ormai obsoleto rispetto alla tecnologia militare a lui contemporanea. La sua costruzione, voluta da Vittorio Amedeo II di Savoia ed edificata da Carlo Emanuele III di Savoia, re di Sardegna, ebbe inizio a partire dal 1732. L’appalto per la costruzione della cittadella è del 24 maggio 1732; in questo documento sono elencate le norme da tenere nell’esecuzione dei lavori, vidimate dal Bertola. Lo stesso anno venne eletto come sovrintendente alla fabbrica il maggiore Francesco Ludovico Villencourt, in servizio dal 1729 al 1739 presso le piazzeforti di Alessandria, Casale e Valenza. Il marchese Roero di Cortanze, governatore della città, inaugurò il cantiere il 17 settembre 1732.
La cittadella fu interamente costruita a scapito dell’antico quartiere di Borgoglio (o Bergoglio) provocando una decisa rivoluzione urbanistica: questo perché il quartiere sarebbe stato troppo esposto ad attacchi divenendo un potenziale pericolo in caso di attacco nemico. Non va dimenticato che il progetto per la costruzione della cittadella prevedeva come necessità anche una grande area esterna, la cosiddetta “spianata” o spalto.