23 maggio 1917 – Primo volo postale in Italia, da Roma a Torino
Il volo avrebbe dovuto svolgersi il 20 maggio, ma non fu possibile nemmeno nella giornata del 22, per problemi tecnici all’ apparecchio. Ci fu un tentativo il 23 con partenza da Roma Centocelle (con a bordo 61 kg. di corrispondenza: indirizzate a Torino 9887 lettere e 5513 cartoline, altre 395 missive per altre località ), e dopo due atterraggi intermedi il volo arrivò a Torino il 28 maggio al campo Mirafiori.
Quasi tutta la corrispondenza fu obliterata con i timbri datati 20 maggio, del primo o del secondo tipo. Questo nonostante la partenza fosse avvenuta il 23 maggio. Per compiere il volo fu scelto il Pomilio PC1, un monomotore ad elica pilotato da Mario de Bernardi, all’epoca collaudatore della Pomilio, ditta costruttrice dell’aereo.
All’andata furono trasportati 61 kg di corrispondenza e circa 150 kg di giornali. Il volo di ritorno da Torino a Roma avvenne senza incidenti in 4 ore e 3 minuti, con partenza alle 11:20; una volta atterrato al campo di Centocelle, la corrispondenza, fu inviata all’ufficio centrale di Roma per essere smistata.
Durante l’atterraggio il carrello del velivolo fu danneggiato, quindi non potè decollare lo stesso giorno come era previsto inizialmente. Il 23 maggio venne accettata la corrispondenza per un nuovo tentativo. Gli annulli del 23 maggio sono piuttosto rari.