25 maggio 1983 – Finale a Atene, ultima gara di Roberto Bettega
Il 25 maggio 1983 allo stadio Spiridon Louis di Atene c’è di fronte la Juventus di Trapattoni, Platini e Bettega, nettamente favorita e sospinta dall’urlo di 40 000 italiani, nella prima finale senza squadre inglesi dopo sette anni. Di fronte l’ Amburgo che, per nulla intimorito, affonda subito il colpo: dopo appena 8 minuti Magath trova Zoff fuori dei pali e lo beffa con un pallonetto dal limite dell’area. Una beffa, la Coppa dei Campioni va all’ Amburgo.
E’ l’ ultima gara in bianconero di Roberto Bettega. Nato a Torino il 27 dicembre 1950, da sempre alla Juve, società nelle cui giovanili entrò agli inizi degli anni sessanta, con essa trascorse tredici stagioni da professionista vincendo sette campionati nazionali e una Coppa UEFA. E’ stato anche capocannoniere del campionato italiano con 16 gol nella stagione 1979-80. In Nazionale, tra il 1975 e il 1983, fu impiegato 42 volte con 19 gol e fece parte della selezione che si classificò al 4º posto al campionato del mondo del 1978. Una carriera, quella di calciatore, fulgida ma caratterizzata da una serie di gravi infortuni e malattie. Un’ attaccante elegante, con grande prestanza atletica, ambidestro ma con il colpo di testa come arma micidiale.
Dopo il ritiro è diventato opinionista televisivo e dirigente sportivo: fu, dal 1994 al 2006, vicepresidente della Juventus di cui, successivamente, tra il 2009 e il 2010, fu anche vice direttore generale.
In carriera ha ricevuto i soprannomi di Bobby gol o di Cabeza bianca,per via dei capelli bianchi che caratterizzarono la sua chioma fin da quando era ancora in campo.