29 aprile 1644 – Miracolo della Madonna del Pilone di Torino
E’ una delle chiese più caratteristiche di Torino, costruita sulle rive del fiume Po, e fu aperta al culto il 25 marzo del 1745.
Prende il nome da un Pilone votivo che era stato eretto nel 1587 e che rappresentava la Santissima Annunziata, nei pressi del quale, nella data odierna, si verificò un episodio ritenuto miracoloso.
A poca distanza dal Pilone votivo sorgeva un mulino, la mattina del 29 aprile Margherita Molar, moglie del calzolaio Alessandro, si era recata a macinare un sacco di grano in compagnia della figliastra di 11 anni che aveva il suo stesso nome.
Prima di entrare al mulino, la donna si fermò al Pilone a rivolgere una preghiera alla Vergine e poi si avviò al mulino. Quando furono entrate, mentre la madre attendeva la macina del grano, la ragazzina spinse una porta che si apriva verso la ruota e dava sul fiume, si avviò quindi su un ponticello composto da un’asse umido senza nessun parapetto. La piccola Margherita cadde nel vortice della ruota. Inutilmente la madre e il mugnaio tentarono di ripescarla, la ragazzina venne sollevata per ben tre volte dalle pale del mulino ma, altrettante volte, ricadde in acqua, tanto che tutti gli accorsi pensarono fosse stata stritolata e quindi perduta. La madre non disperò e affidò la salvezza della piccola alla Madonna della del Pilone con una fervente preghiera. Intanto era accorsa molta gente e tutti si affannavano attorno alla ruota del mulino alla ricerca della ragazzina che pareva scomparsa. Era già passata un’ora e nessuno aspettava altro che l’ergere del cadavere straziato e deforme, ma la madre vide staccarsi dal Pilone l’immagine della Vergine che chinandosi sulle acque tendeva la mano a qualcuno in difficoltà. Tutti videro emergere dalle acque la fanciulla che, dritta come una statua, rimase immobile in mezzo al fiume, fino a quando una barchetta non la raccolse sana e salva e la portò a riva.
Erano in centinaia sulle rive del fiume e tutti gridarono al miracolo.
Quell’evento così pubblico e così tangibile, fece crescere a dismisura la venerazione nei confronti della Madonna del Pilone, tanto che si decise subito di costruire una cappella, poi trasformata in chiesa grazie all’intervento sostanzioso della Madama Reale Cristina di Francia che fece realizzare l’altare con preziosi marmi e arredare la chiesa con fini suppellettili.
Nel 1779 fu effettuato un ampliamento, mentre il battistero e il coro furono costruiti nel 1807 e nel 1817.
La chiesa è composta da una singola navata con due cappelle laterali, la cupola ha un tiburio ottagonale, mentre la facciata è sormontata da un timpano semicircolare. Sull’altare maggiore si può ammirare l’immagine cinquecentesca dell’Annunziata che però è stata ridipinta nei restauri effettuati nel 1925 e nel 1960
Nell’alluvione del 1994, la chiesa e il piazzale antistante furono invasi dalle acque del fiume Po che provocarono seri danni alla struttura.