12 aprile 1978 – Nasce a Torino Luca Argentero
E’ senza dubbio uno degli attori più belli e validi del cinema italiano. Occhi scuri e dolci, capelli ricci e indomabili, lineamenti regolari e fisico scultoreo fanno di lui un personaggio, ma a questo Luca affianca un’estrema versatilità interpretativa e una buona abilità nel gestire la sua immagine.
Nasce a Torino ma vive a Moncalieri, frequenta le superiori al Collegio San Giuseppe e nel 2004 si laurea alla facoltà di Economia e Commercio. Diventa famoso nel 2003 con la partecipazione al Grande Fratello dove si qualifica terzo: era stato proposto al casting dalla cugina Alessia Ventura che all’epoca era Letterina nel programma di Gerry Scotti Passaparola. Al Grande Fratello seguono molte ospitate in diversi programmi televisivi, lavora come modello e posa per un sexy calendario per il mensile Max.
Il debutto televisivo avviene nel 2005, nella quarta stagione della fortunata serie Carabinieri. Nel 2006 la regista Francesca Comencini lo vuole nel cast del film A casa nostra. L’anno successivo è di nuovo al cinema con Saturno Contro di Ferzan Ozpetek, segue Lezioni di Cioccolato diretto da Claudio Cupellini al fianco di Violante Placido.
Nel 2008 ricopre il ruolo di protagonista del film Solo un padre, girato a Torino. Nel 2009 la sua interpretazione nel film Diverso da chi? Con la regia di Umberto Carteni gli vale la prima candidatura al David di Donatello.
Nello stesso anno escono Il grande sogno, diretto da Michele Placido e Oggi sposi.
Il 2010 è un anno di intenso lavoro per Luca Argentero. E’ nelle sale cinematografiche con tre film: La donna della mia vita, diretto da Luca Lucini, C’è chi dice no, di Giambattista Avellino e Mangia prega ama, con Julia Roberts. Ma Luca debutta anche a teatro con lo spettacolo Shakespeare in love e viene scelto per condurre il programma televisivo Le iene a fianco di Enrico Brignano. Nel 2012 recita nel film Bianca come il latte, rossa come il sangue, tratto dal libro di Alessandro D’Avenia.
Luca Argentero è però molto attento anche al sociale, ha infatti fondato una Onlus che si chiama Un caffè e si occupa di progetti a favore dei meno fortunati. Partendo dal principio che offrire un caffè è una consuetudine per gli italiani, ha deciso di dare a questo gesto un risvolto positivo e lui stesso dice: “Se sapessi che il tuo caffè, unito a quello di tante altre persone come te, fa succedere qualcosa di buono? Io credo che quel singolo caffè sarebbe un piccolo atto di eroismo. Quell’abitudine, quel gesto naturale e spontaneo che viviamo ogni mattina, diventerebbe davvero una buona abitudine.”