6 aprile 1972 – Parte Telebiella, prima tv privata italiana
“All’ inizio l’ obiettivo era quello di dare una possibilità di espressione a tutto e a tutti, anche nei luoghi più marginali”. Sono parole di Peppo Sacchi inventore di Telebiella, considerata la prima tv libera (o privata) in Italia .
Telebiella è un’emittente televisiva, originariamente via cavo, creata nel 1972 da Giuseppe Sacchi detto Peppo, ex regista della RAI, in un ex convitto situato nel centro di Biella. L’emittente è stata riconosciuta come la prima televisione privata italiana a infrangere con un battaglia legale e mediatica il monopolio pubblico della RAI.
Giuseppe Sacchi sfruttò una lacuna del codice postale che, risalendo al 1936, non contemplava il divieto dell’esistenza della televisione via cavo.
Telebiella venne registrata in tribunale il 20 aprile 1971 come “Giornale periodico a mezzo video”.
Le trasmissioni via cavo di Telebiella vennero inaugurate il 6 aprile 1972 con un messaggio di presentazione di Ivana Ramella, moglie di Giuseppe Sacchi. Telebiella era un’emittente fatta in casa: Sacchi, con un videoregistratore portatile, trasmetteva il proprio telegiornale quotidiano.
Nonostante la focalizzazione sull’informazione, con telegiornali e talk show, Telebiella ospitò anche la prima trasmissione “leggera” di spettacolo non della Rai, l’ormai storico Campanile in vasca.
Furono anni di interruzioni e sospensioni delle trasmissioni a causa di interventi della magistratura, di ricorsi vinti e riaccensione dei canali, di programmi di successo e di fallimenti.. Insomma, un pionierismo che comunque segnò la storia della televisione in Italia.
La storia della prima tv libera è ben descritta nel libro “Telebiella e niente fu più come prima” di Stefano Esposito