30 marzo 1935 – Viene ricostituita la Provincia di Asti
La Provincia di Asti viene ricostituita con deliberazione del Consiglio dei Ministri del 30 marzo 1935, promulgata con regio decreto nº 297 del 1º aprile 1935, con capoluogo Asti e circoscrizione formata da 105 Comuni. Le cronache dell’epoca scrissero di ricostruzione e non di creazione della Provincia di Asti, perché Asti, dopo il periodo repubblicano e dopo quello della dominazione straniera, fu sempre Provincia.
Dopo la liberazione, negli anni 1947-49, viene riconosciuta dignità di ente autonomo ad una serie di comuni, che durante la parentesi fascista erano stati aggregati a realtà comunali maggiormente significative. La provincia viene così ad essere formata da 120 comuni, per ricostituzione dei seguenti: Azzano, Cantarana, Capriglio, Castellero, Cerreto, Loazzolo, Colcavagno, Corsione, Cortandone, Maretto, Moasca, Moransengo, Pino d’Asti, Roatto e Tonengo. Nel 1998 i comuni della provincia diventarono 118, con l’unione di Colcavagno, Montiglio e Scandeluzza a formare il paese di Montiglio Monferrato. La provincia di Asti oggi conta circa conta 221mila abitanti.
Le più antiche notizie che si hanno della provincia di Asti risalgono alle Regie Lettere Patenti di S.A.R. Carlo Emanuele I del 22 novembre 1620, secondo le quali la provincia di Asti era formata da 42 comuni, buona parte dei quali non più appartenenti alla attuale circoscrizione.
Asti è una provincia sostanzialmente agricola, con particolare rilievo per i vigneti (famosi anche all’estero i vini del Monferrato e dell’Astigiano).