15 MARZO 1895 – Nasce Enrico Eugenio Antonio Marone Cinzano.
Figlio di Alberto Marone e Paola Cinzano che è l’ultima erede della Francesco Cinzano, famosa casa produttrice di liquori, Enrico porterà per tutta la vita il cognome di entrambi i genitori, sarà quindi il capostipite della nuova casata. Il primo impegno per il giovane rampollo è con il Regio Esercito: si arruola volontario allo scoppio della Prima guerra mondiale e sarà congedato, al termine del conflitto, con il grado di sottotenente. Dopo il congedo, entra nell’azienda di famiglia e nel 1922 assume la vice presidenza ma Enrico, uomo dotato di intelligenza vivace, non si accontenta del ruolo di capitano d’azienda, ha una grande passione, il calcio e un grande amore: il Torino.
Assume la presidenza della società calcistica nel 1924 e la mantiene fino al 1928 anno in cui il Toro conquista lo scudetto. Il 1928 è anche l’anno del matrimonio per Enrico, sposa infatti Noemi Alcorta, dall’unione nascono Alberto, Rosa Anna e Consuelo, la giovane signora Marone Cinzano muore nel 1937. Nel 1933 Enrico Marone Cinzano subentra al padre nella presidenza della Cinzano Italia e di tutte le consociate estere.
Nel 1940 riceve il titolo di Conte e nello stesso anno sposa l’infanta di Spagna Maria Cristina, figlia del re Alfonso XIII, dal matrimonio nascono quattro figlie. Nel periodo della Resistenza fa arrivare finanziamenti ai partigiani creando un collegamento tra il Comando alleato e il CNL, funge anche da intermediario con i maquisard francesi.
Enrico Marone Cinzano ha sempre creduto nel Piemonte e nei suoi giovani: nel 1949, in memoria del padre, istituisce un corso di specializzazione in Viticoltura ed Enologia presso l’Università di Torino indirizzato ai laureati in Scienze agrarie e Ingegneria.Ma è anche presidente dell’istituto Tecnico Agrario di Alba, uno degli istituti più qualificati d’Europa. L’alluvione del 1944 arreca gravissimi danni all’Istituto, Enrico Marone Cinzano interviene in modo generoso nella ricostruzione, tanto che una targa posta all’ingresso, lo ricorda come il Presidente della Ricostruzione.
Alla fine del secondo Conflitto Mondiale viene nominato Presidente della Camera di Commercio di Torino e il suo ruolo sarà fondamentale per la ricostruzione industriale del Piemonte ferito dalla guerra. Durante il suo mandato fa ristrutturare la Borsa Merci e potenzia le vie di comunicazione è lui che sollecita e avvia la realizzazione del traforo del Frejus nel 1957 e del Gran San Bernardo nel 1964. Enrico Marone Cinzano non dimentica però il suo mondo e il microcosmo che lo circonda, intorno allo stabilimento di Santa Vittoria d’Alba è nata una piccola frazione, il conte farà realizzare la scuola, l’asilo e la chiesa, fonderà anche il Gruppo Anziani Cinzano.
Il conte Enrico Marone Cinzano muore a Ginevra il 23 ottobre 1968, ancora oggi gli anziani del paese lo ricordano parlare con i suoi operai chiamandoli per nome, con un atteggiamento più da padre che da padrone.