12 marzo 1821 – I moti piemontesi che portano alla Costituzione
Nella giornata di oggi esplodono i moti carbonari piemontesi del marzo 1821. In regione, e nella capitale subalpina, la situazione precipita. Al mattino insorgono Ivrea, Vercelli, Asti, Casale. Poi, al pomeriggio, tre colpi di cannone sparati dal Mastio della Cittadella danno il segno che anche a Torino sono scoppiati i moti rivoluzionari.
Il giorno dopo Vittorio Emanuele I abdica il 13 in favore del fratello Carlo Felice. Il giorno 14 marzo, sotto la reggenza provvisoria di Carlo Alberto, viene concessa la Costituzione. I patrioti esultano anche perché il passaggio del Ticino da parte dei Savoia pare imminente, con la conseguente liberazione del Lombardo-Veneto dal dominio austriaco.
Manzoni si lascia prendere dall’entusiasmo scrivendo la poesia “Marzo 1821″ in appena tre giorni, tra il 15 e il 17 marzo.
« Han giurato: Non fia che quest’onda
scorra più tra due rive straniere:
Non fia loco ove sorgan barriere
Tra l’Italia e l’Italia, mai più! »