3 marzo 1963 -Torino dà ultimo saluto a Felice Casorati.
L’arte Italiana è in lutto, è mancato il maestro Felice Casorati. La camera ardente è stata allestita nell’Aula Magna dell’Accademia Albertina di Torino, una piccola folla ha reso omaggio al pittore che, al momento del decesso il 1° marzo, era presidente dell’istituto. Casorati ha amato l’Accademia e, per oltre vent’anni, è stato il punto di riferimento quotidiano per gli insegnanti, per gli amici e soprattutto per i giovani allievi verso cui ha sempre dimostrato una comprensione non comune.
Il feretro è stato poi trasportato attraverso via Accademia Albertina e via Po fino alla chiesa di San Francesco da Paola per le esequie. Una folla composta da migliaia di persone ha accompagnato Felice Casorati, erano presenti le maggiori autorità cittadine e le personalità del mondo dell’arte, ma è il numero dei cittadini comuni che fa impressione. La città si stringe attorno alla moglie, al figlio e alla sorella del grande pittore a cui sono pervenuti messaggi di cordoglio da ogni parte del mondo. La salma sarà tumulata nel piccolo cimitero di Pavarolo.
Felice Casorati era nato a Novara il 4 dicembre 1883, il padre era un ufficiale di carriera e proveniva da una famiglia che ha dato al Paese matematici e altri importanti scienziati. La vita del piccolo Felice è condizionata dai continui spostamenti del padre: Milano, Reggio Emilia, Sassari e Padova, dove il giovane si dedica agli studi musicali con tale intensità da rimanere vittima di un pesante esaurimento nervoso. I medici vietano a Casorati qualsiasi attività mentale e mentre è in vacanza a Praglia, sui colli Euganei, inizia la sua avventura pittorica. All’Università di Padova si laurea nel 1907 in giurisprudenza, ma decide di continuare la carriera artistica. Alla morte del padre nel 1917 si trasferì con la famiglia a Torino, divenendo ben presto una figura centrale nei circoli intellettuali della città
Nel 1935 lo studio di Casorati ed Enrico Paulucci ospitò la prima mostra collettiva d’arte astratta italiana, comprendente opere di Licini, Melotti e Fontana. Casorati vinse il premio per la pittura alla Biennale di Venezia nel 1938. Ricevette riconoscimenti ufficiali anche alle grandi esposizioni di Parigi, Pittsburgh e San Francisco alla fine degli anni trenta. Nel 1952 tenne una personale alla Biennale, e con Ottone Rosai, ricevette il premio speciale della Presidenzadella Repubblica. Uno dei più grandi artisti del Novecento.