2 marzo 1934 – Madonnina di Castellazzo Bormida patrona dei motociclisti
La storia della Madonnina dei Centauri ha radici lontane nel tempo. Nel 1630 una grave epidemia di peste colpì duramente i cittadini di Castellazzo Bormida. I superstiti dedicarono una cappella campestre alla Madonna. Sin da allora la Madonnina veniva invocata dai Castellazzesi in tutte le occasioni di difficoltà.
Ma come ha fatto la Beata Vergine a diventare la Madonnina dei Centauri? Questa è tutta un’altra storia, che ha inizio in tempi più recenti e che coincide con la storia del Moto club di Castellazzo Bormida. Nell’inverno del 1933 il farmacista di Castellazzo, dottor Marco Re, e un fabbricante di ghiaccio, Giovanni Moccagatta, amici con la comune passione per le due ruote, decisero di partecipare al “Raduno dei Centauri” di Roma del 24 maggio dello stesso anno e insieme a altri 7 motociclisti castellazzesi sfilarono per via dei Fori Imperiali alla tassativa velocità di 80 km/h, nitamente agli altri 10.000 partecipanti al“Raduno dei Centauri”.
Il 2 marzo del 1934 l’allora Presidente Marco Re proclamò la Beata Vergine della Creta Patrona del Moto club. Negli anni successivi il moto club vide crescere il numero dei suoi iscritti e la sua vita sociale fu sempre molto attiva. I soci parteciparono a molti motoraduni.
L’8 settembre 1946 a Castellazzo si tenne il primo “Convegno motociclistico internazionale della Madonnina dei Centauri”, che vide la partecipazione di molti nomi importanti del motociclismo italiano e straniero. Dall’anno successivo il motoraduno fu ufficialmente iscritto nel calendario internazionale. Il 6 marzo del 1947 giunse da Roma la tanto attesa notizia: con il Breve Apostolico 17/47 dell’11 febbraio 1947 il pontefice Pio XII proclamava la Beata Vergine della Creta che si venera nel santuario di Castellazzo Bormida PATRONA DEI MOTOCICLISTI.