29 FEBBRAIO 1881 – A Parigi si sperimenta la “Macchina Michela” del torinese Zucco.
Avete presente quelle macchinette che nei tribunali e nei dibattiti pubblici vengono usate per registrare tutti gli interventi? quelle con un addetto che scrive come suonasse un pianoforte? Ebbene l’ inventore è torinese.
Antonio Michela Zucco, nato a San Giorgio Canavese il 15 febbraio 1815, per tutta la vita studiò il linguaggio umano, gli organi che servivano per la riproduzione dei suoni e i valori fonetici. In seguito ad approfonditi quanto avveniristici studi sulla scrittura fonetica, inventò un apparecchio che riusciva a registrare, con assoluta precisione, i simboli corrispondenti a raggruppamenti fonici, con la stessa velocità con la quale escono dalle labbra di chi parla.
Era nato il Metodo Michela. La semplicità del sistema sta nella diversa combinazione di soli 6 comuni segni, riprodotti su una piccola tastiera, tramite cui si ottengono tute le sillabe.
Aiutato da alcuni abilissimi artigiani di Ivrea e Torino, riuscì a superare problemi tecnici enormi e nel 1863 presentò il suo sistema di stenografia “a processo sillabico istantaneo mediante piccolo e portatile apparecchio a tastiera”.
L’interesse per la macchina fu immediato. Il Consiglio Municipale di Torino fu il primo organo collegiale ad avere un resoconto stenografico immediato della seduta del 20 gennaio 1879. Ma il debutto nel consiglio Municipale parigino quel 27 febbraio, ne decretò il successo mondiale: infatti Antonio Michela Zucco, in collaborazione con il francese G. A. Cassagnes, puntò all’ambizioso obbiettivo di applicare l’apparecchio al telegrafo. Con la sua apparecchiatura Zucco vinse la medaglia d’argento all’Esposizione Universale di Parigi del 1878 e quella d’oro alle Esposizioni di Milano del 1881 e di Torino del 1884.
La macchina Michela è tutt’ora in uso nelle aule dei tribunali e nei palazzi governativi di tutto il mondo, l’unica differenza è che ora è completamente computerizzata e consente la trascrizione immediata e in chiaro di quanto registrato.
Il professor Antonio Michela Zucco morì a Quassolo il 24 dicembre 1886.