19 febbraio1994 – Inizia causa di beatificazione di Antonio Rosmini
Antonio Francesco Davide Ambrogio Rosmini Serbati nacque a Rovereto il 24 marzo 1797 e morì a Stresa, 1º luglio 1855. E’ stato un filosofo e sacerdote italiano. La Chiesa cattolica lo venera come beato dal 18 novembre 2007. Secondogenito di Pier Modesto e di Giovanna dei Conti Formenti di Biacesa in Val di Ledro visse per tutta la giovinezza con sua sorella maggiore Margherita, entrata nelle Suore di Canossa, e con suo fratello più piccolo, Giuseppe. Rosmini, terminato l’Imperial Regio Ginnasio di Rovereto, al tempo città asburgica, compì gli studi giuridici e teologici presso l’Università di Padova e ricevette a Chioggia l’ordinazione sacerdotale. Iniziò a mostrare una profonda inclinazione per gli studi filosofici, incoraggiato in tal senso da papa Pio VII.
Dal 1826 si trasferì a Milano dove strinse un profondo rapporto d’amicizia con Alessandro Manzoni che di lui ebbe a dire: «è una delle sei o sette intelligenze che più onorano l’umanità». Manzoni assistette Rosmini sul letto di morte, da cui trasse il testamento spirituale “Adorare, Tacere, Gioire”. Gli scritti di Antonio Rosmini destarono l’ammirazione, tra gli altri, anche di Niccolò Tommaseo e Vincenzo Gioberti dei quali pure divenne amico.
Nel 1828, dopo aver dovuto lasciare il Trentino, per motivi di forte ostilità incontrati da parte del vescovo austriaco di Trento per le sue posizioni anti-austriache, fondò al Sacro Monte Calvario di Domodossola la congregazione religiosa dell’Istituto della Carità, detta dei “Rosminiani”. Congregazione che ancora oggi ha in cura la Sacra di San Michele.
Nelle sue teorie il filosofo seguì le concezioni di Sant’Agostino e di San Tommaso, rifacendosi anche a Platone. Rosmini è sepolto all’interno del Santuario del SS. Crocifisso di Stresa.
In data odierna nel 1994 comincia la sua causa di beatificazione che si concluderà con la cerimonia solenne avvenuta il 18 novembre 2007 a Novara: appositamente è stato fatto allestire il Palasport della città, unico luogo capace di raccogliere un così gran numero di fedeli.