7 febbraio 1897 – Muore Galileo Ferraris
Figlio di un farmacista, cresce in una famiglia numerosa composta da sette figli. A otto anni rimane orfano di madre e il padre lo affida alle cure di uno zio medico residente a Torino. A 22 anni si laurea in Ingegneria civile e diventa assistente di Fisica Tecnica presso il Regio Museo Industriale Italiano, il futuro Politecnico. Dal 1877 si appassiona agli studi sull’elettromagnetismo e nel 1885 riesce a dimostrare l’esistenza del campo magnetico rotante generato da due bobine in cui scorre corrente alternata. Questo esperimento apre la strada della realizzazione del motore elettrico asincrono.
La scoperta del campo magnetico rotante fu dichiarata ufficialmente dall’Accademia delle Scienze di Torino solo nel marzo 1888, ciò diede vita a molte contestazioni sulla paternità della scoperta, la questione finì nelle aule giudiziarie che diedero però ragione a Galileo Ferraris.
Nel 1889 fonda la Scuola di elettrotecnica, la prima in Italia, dove insegnerà fino alla sua morte. Nel 1896 fonda l’Associazione Elettrotecnica Italiane e ne diventa il primo presidente, nello stesso anno viene nominato senatore del Regno, ma tre mesi dopo, il 7 febbraio 1897, muore in seguito a una polmonite. Non ha neppure 50 anni. In suo onore, nel 1925, la sua città natale cambia nome, da Livorno Piemonte, diventa Livorno Ferraris. Torino gli dedica invece uno dei suoi corsi più importanti.