31 gennaio 1546 – Muore a Milano il pittore Gaudenzio Ferrari
Originario della Valsesia, Gaudenzio Ferrari, pittore, scultore e architetto, lavorò al Sacro Monte di Varallo sin dai primi anni del 1500. Era un artista colto, formatosi in ambiente lombardo nella bottega degli Scotto. In età giovanile fece un viaggio culturale in Italia centrale dove si confrontò e apprese le novità pittoriche e artistiche del Perugino, di Signorelli, di Filippino Lippi, al ritorno decorò la cappella di Santa Margherita nella chiesa di Santa Maria delle Grazie di Varallo. Nelle scene inferiori si può ammirare la novità della prospettiva nel disegno architettonico. La volta decorata a grottesche (motivi a tralci vegetali che terminano con figure di delfini, serpenti e volatili) è invece la prova dello studio da parte del pittore della decorazione della Domus Aurea di Nerone a Roma e dell’ammirazione riservata all’arte classica.
Ma il capolavoro di Gaudenzio Ferrari è senza dubbio la cappella della Crocifissione nel complesso del Sacro Monte di Varallo. Nella scena sacra il pittore fa dialogare dipinti e sculture, utilizza le statue per realizzare la scena principale e le pitture per proseguire il racconto.
L’artista ha uno stile all’apparenza molto naturale e comprensibile a tutti, in realtà è frutto di studi complessi: popola le scene di personaggi tratti dalla vita di tutti i giorni, il gozzuto (figura popolare molto presente nelle vallate alpine), la nobildonna, il valligiano, l’anziano sdentato, insomma personaggi di tutte le età e le condizioni sociali, in tal modo favorisce l’immedesimazione e arricchisce la narrazione. I suoi personaggi sono immediatamente riconoscibili, non solo nei tratti fisici, ma anche negli aspetti emotivi. Gaudenzio Ferrari mostra il dolore degli angeli in cielo, lo svenimento della Madonna sotto la croce del figlio, in questo modo dimostra di seguire la filosofia di Leonardo che raccomandava di esprimere anche i sentimenti dei personaggi raffigurati. La cappella dell’arrivo dei Magi sarà il suo ultimo lavoro a Varallo, si sposterà poi a Vercelli dove decorerà la chiesa di San Cristoforo, a Vigevano e infine a Milano dove si rinnoverà e aggiornerà con intelligenza e manterrà un altissimo livello di qualità.