Umberto Eco è nato ad Alessandria, figlio del titolare di una ferramenta, consegue la maturità al Liceo Classico “Giovanni Plana” della sua città. Da ragazzo è impegnato nell’Azione Cattolica ed è eletto tra i responsabili nazionali del movimento studentesco; incarico che abbandona nel 1954. Durante gli studi universitari su Tommaso d’Aquino smette di credere in Dio e lascia in modo definitivo la Chiesa cattolica: “Si può dire che lui, Tommaso d’Aquino, mi abbia miracolosamente curato dalla fede” dichiarerà in epoca successiva.

Sempre nel 1954 si laurea in Filosofia presso l’Università di Torino. Umberto Eco diventa un semiologo e filosofo di fama internazionale, nel 1988 è lui che fonda il dipartimento della Comunicazione dell’Università di San Marino e dal 2008 è professore emerito e presidente della Scuola Superiore di Studi Umanistici dell’Università di Bologna. Numerosissimi sono i saggi e le sue pubblicazioni di semiotica, filosofia, linguistica, estetica medievale, ma Umberto Eco non si accontenta di lasciare ampia traccia di sé tra i tomi universitari o nelle discussioni accademiche.

Nel 1980 esordisce nella narrativa con il suo primo romanzo: Il nome della rosa. Il libro è un successo sia per il pubblico che per la critica, è un giallo storico e in breve tempo diventa un best-seller internazionale, viene tradotto in 47 lingue e ne vengono vendute trenta milioni di copie. Il nome della rosa entra nei finalisti del prestigioso premio letterario Edgard Award nel 1984. Dal romanzo, nel 1986 ne viene tratto un film, la regia è Jean Jacques Annaud e l’interprete principale è Sean Connery.

È morto il 19 febbraio 2016 a Milano.

Condividi su facebook