Nato a Torino Carlo Marocchetti studiò a Parigi dove la famiglia si era trasferita. Fin da piccolo dimostrò incredibili doti di modellatore, proprio quella caratteristica lo fece diventare uno degli scultori più apprezzati dell’800.

A 33 anni eseguì il monumento a Emanuele Filiberto che, prima di diventare il vanto di piazza San Carlo, rimase in esposizione per qualche tempo in Francia, i Parigini fecero la coda per vederlo ed ammiralo. Il nostro Caval ëd Brons è considerato il monumento equestre più bello dell’Ottocento, basterebbe il volto del condottiero per assegnargli il titolo, ma tutto il monumento è esempio di eleganza e bellezza: rappresenta il duca sabaudo, nell’atto di posare la spada, in segno di vittoria e di pace, dopo la battaglia di San Quintino. Al lieve arretramento del busto di Emanuele Filiberto, corrisponde lo slancio impaziente del cavallo, questo “movimento” dona al gruppo una straordinaria vivacità che fa risaltare l’equilibrio perfetto dei volumi.

Sempre a Torino realizzò il monumento a Carlo Alberto, situato nell’omonima piazza, più elaborato ma meno bello e conosciuto. Marocchetti non si fermò però al successo torinese, fu l’artista che abbellì le maggiori città d’Europa con i suoi monumenti equestri come, ad esempio, la statua di Riccardo Cuor di Leone nel centro di Londra.

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