Clochard ucciso a due passi dalla Mole
Lo chiamavano “Maciste” ed era una delle tante persone senza fissa dimora che abitano le strade di Torino. Francesco Lai, 56 anni, è morto questa sera in pieno centro, dopo essere stato brutalmente picchiato da sconosciuti. L’aggressione è avvenuta intorno alle 21 in largo Montebello, a pochi passi dalla Mole. L’uomo è stato percosso con violenza, ma nessuno ha assistito all’aggressione, nonostante in quella zona vi siano molti palazzi in cui abitano centinaia di persone. Eppure nessuno ha sentito o visto nulla. Il corpo di Lai è stato ritrovato sul marciapiede, tra le saracinesche abbassate di un bar ed il negozio di un calzolaio. Secondo le prime ricostruzioni, gli investigatori della Squadra Mobile sembrano escludere l’ipotesi che si sia trattato di un omicidio a sfondo politico o sociale. Più probabile la tesi di un banale litigio tra clochard o tra ubriachi. “Maciste” aveva il vizio di bere. I pochi soldi che aveva in tasca se li guadagnava facendo lavoretti saltuari oppure chiedendo la carità. Andava a riposare nei dormitori pubblici o più spesso in strada.
Lo chiamavano “Maciste” ed era una delle tante persone senza fissa dimora che abitano le strade di Torino. Francesco Lai, 56 anni, è morto questa sera in pieno centro, dopo essere stato brutalmente picchiato da sconosciuti. L’aggressione è avvenuta intorno alle 21 in largo Montebello, a pochi passi dalla Mole. L’uomo è stato percosso con violenza, ma nessuno ha assistito all’aggressione, nonostante in quella zona vi siano molti palazzi in cui abitano centinaia di persone. Eppure nessuno ha sentito o visto nulla. Il corpo di Lai è stato ritrovato sul marciapiede, tra le saracinesche abbassate di un bar ed il negozio di un calzolaio. Secondo le prime ricostruzioni, gli investigatori della Squadra Mobile sembrano escludere l’ipotesi che si sia trattato di un omicidio a sfondo politico o sociale. Più probabile la tesi di un banale litigio tra clochard o tra ubriachi. “Maciste” aveva il vizio di bere. I pochi soldi che aveva in tasca se li guadagnava facendo lavoretti saltuari oppure chiedendo la carità. Andava a riposare nei dormitori pubblici o più spesso in strada.