Processo doping: polemiche fra Guariniello e la Juventus
Un amore contrastato e non molto corrisposto. Il procuratore aggiunto di Torino Raffaele Guariniello dice di amare la Juventus, ricorda che il padre lo portava sempre allo stadio a tifare per la Vecchia Signora. Ma Guariniello rappresenta l’accusa nel processo in corso a Torino contro i vertici bianconeri per un presunto abuso di farmaci. La Juventus, per bocca dei suoi legali, ringrazia dell’affetto ma in qualche misura lo rimanda al mittente. A scatenare l’ultima polemica un’intervista del magistrato apparsa sulle colonne del quotidiano parigino Le Monde. Tra virgolette la frase di Guariniello che ha fatto sussultare la Juve: “L’amministratore delegato Giraudo e il dottor Agricola rischiano da sei mesi a otto anni di carcere”. “Anche e proprio perché tifoso della Juventus il dottor Guariniello avrebbe dovuto ricordare che i due imputati potrebbero essere assolti” replica Luigi Chiappero, legale della Juve. Insomma la polemica è esplosa e a nulla è valsa la precisazione diffusa stamattina da Guariniello che ha escluso d’aver fatto valutazioni su processi in corso. La Juve non ci sta. Non ci sta ad essere portata sul banco degli imputati: i bianconeri non hanno mai usato sostanze proibite, ha precisato ancora Chiappero e in effetti il processo in corso a Torino non è per doping, ma secondo l’accusa alla Juve si sarebbe fatto un abuso di farmaci proprio per camuffare il doping. In tribunale in qualità di testimoni sono già comparsi numerosi calciatori che hanno inanellato una serie di non so e non ricordo. Per Guariniello la sentenza arriverà entro l’estate del 2004, mentre il farmacista dei bianconeri Giovanni Rossano ha già patteggiato nel corso del dibattimento. Ma la Juve ricorda che il medico del Toro, processato con la stessa accusa, è già stato assolto.