Inchiesta a Verbania su traffico titoli falsi
Un traffico internazionale di titoli di credito e buoni di risparmio falsi per un valore di circa 15 milioni di euro. Ad organizzare questa truffa colossale tra Italia e Svizzera – ma facendo riferimento e riuscendo ad ingannare anche impiegati di importanti istituti di credito francesi come il Credit Agricole di Parigi, e altre banche americane e inglesi – era una banda composta da 12 persone finite in manette su richiesta della Procura di Verbania. Le intercettazioni ambientali, i pedinamenti e le prove raccolte dai Carabinieri e dalla Guardia di Finanza della cittadina piemontese parlano chiaro: personaggi insospettabili facevano circolare titoli falsi da almeno due anni, avvalendosi di società non abilitate ad operare nel settore dell’intermediazione finanziaria. Tra loro anche un sacerdote romano, don Giuseppe Aquilanti, parroco a Trastevere e presidente dell’Associazione Internazionale dell’Apostolato Cattolico. Proprio una carta di credito intestata all’associazione avrebbe incastrato il prelato. Le dodici persone arrestate risiedevano in varie città italiane. Le accuse per tutti vanno dalla truffa ai danni di istituti di credito, al riciclaggio, all’esercizio abusivo dell’attività di intermediazione e di credito.