Strage Nassirya: l’abbraccio di Nizza a Cavallaro
“Questo è l’abbraccio della tua città, caro Giovanni”. È iniziato così il commosso saluto del sindaco di Nizza Monferrato (Asti), Flavio Pesce, rivolto a Giovanni Cavallaro, una delle vittime di Nassirya, che risiedeva nella cittadina astigiana. La cerimonia si è svolta nella chiesa di San Giovanni, gremita di gente e alla presenza di tutte le autorità militari e civili della città, della moglie Sabrina Brancato e dei figli Diego e Lucrezia del carabiniere ucciso. La bara avvolta nel tricolore è stata benedetta da monsignor Paolino Siri, vicario generale della diocesi di Acqui. Il feretro del “tigre”, come era soprannominato affettuosamente Cavallaro dai suoi amici, è stato accompagnato poi al cimitero di Mombercelli, un paesino dell’astigiano che si trova a pochi chilometri da Nizza.