Strage Nassirya: vescovo Torino celebra messa per vittime
“Martiri che la Chiesa potrebbe anche riconoscere”, “beati costruttori di pace”. Con queste parole l’arcivescovo di Torino, card. Severino Poletto, ha ricordato le vittime italiane dell’attentato di Nassirya, durante la celebrazione di una messa di suffragio nello storico Santuario torinese della Consolata. Ad ascoltarlo una grande folla, almeno 1.500 persone, che si è accalcata dentro e fuori la chiesa. Erano presenti, nei primi banchi, la vedova, il fratello e il padre del maresciallo Giovanni Cavallaro e i genitori e la sorella del carabiniere Andrea Filippa. La folla ha partecipato alla funzione religiosa con commozione, nel massimo silenzio: neppure un bisbiglio si è udito tra i banchi della Consolata, dove si erano affollati autorità civili e religiose, Carabinieri e militari di altri corpi con le loro famiglie e semplici cittadini. “Torino – ha sottolineato l’arcivescovo Poletto nella sua “meditazione” – ha dato dimostrazione, come sua tradizione, di grande sensibilità. Il sacrificio di Nassiriya fa onore all’Italia, ma ci dà anche la consapevolezza di quanto il mondo sia scompaginato, diviso: da una parte c’è chi si batte con onestà per la giustizia, il rispetto della vita, la fraternità universale, dall’altra ci sono menti diaboliche che seminano terrore, minacce e morte”.