Strage Nassirya: uccisi anche tre piemontesi
Anche il Piemonte paga il suo tributo di vittime nella strage di Nassirya (Iraq), dove stamani due autobomba hanno colpito il Comando delle Forze Italiane stanziate nella zona. Tra le vittime dell’attentato terroristico (19 italiani, tra Carabinieri, militari dell’Esercito e civili) ci sono anche tre piemontesi: si tratta di Giovanni Cavallaro, maresciallo dell’Arma in servizio presso il Comando provinciale di Asti; Andrea Filippa, in servizio presso il 13° Battaglione Carabinieri del Friuli-Venezia-Giulia, con sede a Goriza; il tenente dell’Esercito Massimo Ficuciello, figlio del generale Alberto Ficuciello. Cavallaro, 47 anni, messinese d’origine, abitava a Nizza Monferrato (Asti). Era entrato nell’Arma nel 1977 e ha sempre operato in Piemonte. Quella in Iraq non era la sua prima missione all’estero: aveva già prestato servizio in Kosovo e Macedonia. Andrea Filippa, 33 anni, era carabiniere dall’età di 19. Originario di Rivalta (Torino) si era trasferito a Gorizia per lavoro. Anche lui era un esperto di missioni all’estero. Massimo Ficuciello, di Novara, figlio di un ex comandante dell’Esercito, lavorava a Milano come funzionario di banca. In Iraq era andato volontario, chiedendo di tornare in servizio con il suo vecchio grado di tenente dei Lagunari per realizzare un documentario sul Contingente italiano nell’ex regno di Saddam Hussein.