Scrutano i visitatori, li accolgono con sguardi fieri, a volte enigmatici. Sono nobili, guer­rieri, donne e fan­ciulli, vengono da lon­tano, dal cuore del­l’A­fri­ca de­predata dei suoi tesori d’arte o dal­le di­mo­re aristocra­tiche eu­ro­pee ar­ric­chite dai ri­tratti dei padroni di casa. Alla Galleria d’Arte Mo­derna di Torino ec­co le testimonianze di re­gni antichi e ricchissimi. Dalla Nigeria, Gui­nea, Congo, Mali, Su­dan i bronzi, le terrecotte, gli avori, i legni intagliati a rappresentare non certo un’arte primitiva, ma civiltà dall’immaginario ben evo­luto, che non co­noscevano la scrittura e si affidavano alla rap­­presentazione ar­ti­stica e alla tradizione orale. Le opere espo­ste a To­ri­no arrivano da musei e collezioni pubbliche e private europee e nordafricane. La mostra è visitabile fino al 15 febbraio dell’anno prossimo.

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