Warning: getimagesize(): Filename cannot be empty in D:\inetpub\webs\unannoinpiemontecom\wp-content\plugins\wp-open-graph\output.class.php on line 306

15 settembre 2003

Black out: disagi limitati in Piemonte

Un trapianto di fegato a lieto fine alle Mo­li­net­te, una decina di persone bloccate in ascensore, due “spaccate” in negozi di abbigliamento a Torino, qualche incidente stradale, ma non grave, tanto disagio ai passeggeri in treno o a coloro che erano in attesa di prenderli. Potrebbe essere questo il riassunto della notte del black out in Piemonte. All’emergenza hanno, però, reagito in forze Vigili del Fuoco, Polizia, Carabinieri, che hanno messo in servizio 130 pattuglie e, complessivamente, la Protezione Civile ha funzionato. I centralini sono stati presi d’assalto più da cittadini che chiedevano informazioni su quanto stava accadendo che da persone davvero in difficoltà. Ad Alessandria alcune persone hanno chiesto aiuto perché rimasti bloccate in ascensore. Scontri automobilistici si sono verificati un po’ ovunque, ma non ci sono state vittime né feriti gravi. Nel Verbano-Cusio-Ossola, la provincia più vi­cina alla Svizzera dove – secondo le prime in­for­mazioni – si sarebbe originato il guasto alla re­te di erogazione dell’energia elettrica, i Vigili del Fuoco hanno dovuto illuminare con unità fo­toelettriche il valico di confine stradale di Iselle-Varzo e hanno ricevuto 200 chiamate, in particolare da case di riposo per anziani e alberghi. Maggiori difficoltà si sono registrate nella rete ferroviaria. Nessun convoglio è rimasto bloccato sotto le gallerie, ma i treni hanno subito ritardi di ore. Alle 6.30 è stata ripristinata la circolazione dei treni regionali e dalle 9 di quelli interregionali. L’inizio della normalizzazione per gli Intercity si è avuta dopo le 11 mentre sulla linea verso Genova e Bologna dopo le 13. Nella notte a Torino, in pieno black out, è stato eseguito un trapianto di fegato. L’operazione, iniziata attorno a mezzanotte e protrattasi fino alle 6 di stamani, non ha subito alcun ritardo né altri inconvenienti legati all’interruzione dell’energia elettrica. “Ad un certo punto – ha raccontato il dottor Salizzoni che ha eseguito l’operazione – ci siamo accorti che era entrato i funzione il generatore di emergenza. Non abbiamo risentito del black out per quanto riguarda la luminosità e funzionamento di mo­nitor o altre apparecchiature. Il trapianto è andato a buon fine regolarmente”.



» ELENCO ARTICOLI 2003 » Un anno in Piemonte «
Stampa
© 2024 ENNECI Communication | Powered by WordPress | Designed by Manager Srl