Telekom Serbia: possibile accusa di calunnia per Igor Marini
L’inchiesta Telekom Serbia condotta dalla Procura di Torino pare imboccare due nuovi filoni, mentre quello legato alle dichiarazioni di Igor Marini sembra sgonfiarsi. Ci sono importanti novità sul filone del riciclaggio internazionale di denaro sporco. Il gip di Torino Francesco Gianfrotta ha emesso tre mandati di cattura nei confronti di due mediatori d’affari, Stefano Formica e Erik Watten, e di Pino Perrotta, tuttora latitante. I tre, insieme con Igor Marini – per il quale è stata respinta la richiesta di scarcerazione – con Fabrizio Paoletti, agli arresti domiciliari, e Thomas Mares avrebbero messo in atto una vera e propria associazione a delinquere per lo smercio di titoli fasulli. In particolare, il procuratore capo di Torino Marcello Maddalena e i suoi collaboratori avrebbero scoperto che la provvista dei famosi 120 milioni di dollari – secondo Marini frutto della maxi tangente sull’affaire Telekom – sarebbe fittizia, cioè falsa, e frutto soltanto di una truffa informatica ai danni della banca Paribas di Montecarlo. Anche in conseguenza di questi nuovi sviluppi sembra prendere sempre più corpo l’ipotesi dell’imputazione per calunnia nei confronti del faccendiere Marini.