Endoprotesi cardiovascolare impiantata in cervello
Le endoprotesi, denominate stent, solitamente usate nelle patologie cardiovascolari, potrebbero essere utilizzate, con opportune modifiche dei materiali di fabbricazione, nel cervello. Un eccezionale intervento, eseguito all’ospedale Molinette di Torino, potrebbe aprire la strada a una nuova tecnica endovascolare. Tecnica che è stata utilizzata su un sessantenne ricoverato alle Molinette nelle settimane scorse e che gli ha salvato la vita. Un caso limite – come lo ha definito il dottor Mauro Bergui del reparto di neuroradiologia – perché era stato colpito da aneurisma intracerebrale, con altissimo rischio di emorragia che impediva qualsiasi intervento di quelli ai quali solitamente si ricorre, come l’occlusione della carotide o il trattamento neurochirurgico. Non c’era altra via per salvarlo che provare a impiantare nel suo cervello l’endoprotesi usata nelle coronariche e nei vasi periferici nel trattamento di stenosi e dilatazioni. Il tentativo è riuscito, tanto che il paziente ha ripreso le sue funzioni ed è ormai fuori pericolo.