Sciopero spesa: pareri contrastanti sulla protesta
È stata grande, secondo la Federconsumatori Piemonte, la partecipazione dei torinesi al terzo sciopero della spesa a cui hanno aderito anche i sindacati e la Coldiretti, con un presidio, dalle 10 alle 12.30, di fronte alla sede della Prefettura di Torino, in piazza Castello. Una delegazione di consumatori, sindacati e berretti gialli della Coldiretti, è stata ricevuta dal viceprefetto D’Urso, che, si è impegnato a proporre la costituzione di un tavolo di coordinamento sul caro prezzi. Il tavolo dovrebbe riunire tutte le categorie: industriali, artigiani, commercianti, produttori agricoli e non solo, ma anche, ad esempio, i servizi bancari che normalmente non si siedono attorno ad un tavolo per discutere dell’incremento dei prezzi dei loro servizi. I consumi, secondo la Federconsumatori Piemonte, sono risultati il 39% in meno rispetto alla media. “Si può stimare – ha commentato soddisfatto il presidente della Federconsumatori, Diego Calabrese – che a livello regionale circa 1,6 milioni di piemontesi abbiano limitato i propri acquisti”. “Se non è stato un flop, poco ci manca” afferma invece la Confesercenti. Queste le contrastanti valutazioni sullo sciopero della spesa a Torino, unica città in cui l’Associazione commercianti aveva condiviso e simbolicamente aderito alla protesta.